"Ascoltiamo
dalle parole dello stesso Signore quale sia il suo compito nei nostri
confronti. Dice: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento
non siete capaci di portarne il peso» (Gv 16, 12). È bene per voi
che io me ne vada, se me ne vado vi manderò il Consolatore (cfr. Gv
16, 7). Ancora: «Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro
Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità»
(Gv 14, 16-17). «Egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché
non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi
annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà
del mio» (Gv 16, 13-14).
Insieme
a tante altre promesse vi sono queste destinate ad aprire
l'intelligenza delle alte cose. In queste parole vengono formulati
sia la volontà del donatore, come pure la natura e il modo stesso
del dono".
Dal
«Trattato sulla Trinità» di sant'Ilario, vescovo