"Il valore dell'umiltà lo
acquistano più facilmente i poveri che i ricchi. Infatti i poveri nella
scarsità dei mezzi hanno per amica la mitezza. I ricchi nell'abbondanza hanno
come loro familiare l'arroganza.
Non si deve negare, tuttavia, che in molti ricchi si trovi quella
disposizione a usare della propria abbondanza non per orgogliosa ostentazione,
ma per opere di bontà. Essi considerano grande guadagno ciò che elargiscono a
sollievo delle miserie e delle sofferenze altrui.
Questa comunanza di virtuosi propositi si può riscontrare fra gli uomini
di tutte le categorie. Molti effettivamente possono essere uguali nelle
disposizioni interiori anche se rimangono differenti nella condizione
economica. Ma non importa quanto differiscano nel possesso di sostanze terrene,
quando si trovano accomunati nei valori spirituali".
Dal «Discorso
sulle beatitudini» di san Leone Magno, papa