"Questa
vittima, dedicata con tutto il cuore, nutrita dalla fede, custodita
dalla verità, integra per innocenza, monda per castità, coronata
dalla carità, dobbiamo accompagnare all'altare di Dio con il decoro
delle opere buone tra salmi e inni, ed essa ci impetrerà tutto da
Dio.
Che cosa infatti negherà Dio alla
preghiera che procede dallo spirito e dalla verità, egli che così
l'ha voluta? Quante prove della sua efficacia leggiamo, sentiamo e
crediamo!
L'antica preghiera liberava dal
fuoco, dalle fiere e dalla fame, eppure non aveva ricevuto la forma
da Cristo.
Quanto è più ampio il campo
d'azione dell'orazione cristiana! La preghiera cristiana non chiamerà
magari l'angelo della rugiada in mezzo al fuoco, non chiuderà le
fauci ai leoni, non porterà il pranzo del contadino all'affamato,
non darà il dono di immunizzarsi dal dolore, ma certo dà la virtù
della sopportazione ferma e paziente a chi soffre, potenzia le
capacità dell'anima con la fede nella ricompensa, mostra il valore
grande del dolore accettato nel nome di Dio".
Dal
trattato «L'orazione» di Tertulliano, sacerdote