"Venite,
dunque, ritornate. Sperimentate almeno la mia tenerezza paterna, che
ricambia il male col bene, le ingiurie con l'amore, ferite tanto
grandi con una carità così immensa.
Ma
ascoltiamo adesso l'Apostolo: «Vi esorto», dice, «ad offrire i
vostri corpi» (Rm 12, 1). L'Apostolo così vede tutti gli uomini
innalzati alla dignità sacerdotale per offrire i propri corpi come
sacrificio vivente.
O
immensa dignità del sacerdozio cristiano! L'uomo è divenuto vittima
e sacerdote per se stesso. L'uomo non cerca fuori di sé ciò che
deve immolare a Dio, ma porta con sé e in sé ciò che sacrifica a
Dio per sé. La vittima permane, senza mutarsi, e rimane uguale a se
stesso il sacerdote, poiché la vittima viene immolata ma vive, e il
sacerdote non può dare la morte a chi compie il sacrificio".
Dai
«Discorsi» di san Pietro Crisologo, vescovo