"Scrivo
a tutte le chiese, e a tutti annunzio che morrò volentieri per Dio,
se voi non me lo impedirete. Vi scongiuro, non dimostratemi una
benevolenza che sarebbe inopportuna. Lasciate che io sia pasto delle
belve, per mezzo delle quali mi è dato di raggiungere Dio. Sono
frumento di Dio e sarò macinato dai denti delle fiere per divenire
pane puro di Cristo. Sollecitate piuttosto le fiere perché diventino
mio sepolcro e non lascino nulla del mio corpo, e nel mio ultimo
sonno io non sia di incomodo a nessuno. Quando il mondo non vedrà
più il mio corpo, allora sarò veramente discepolo di Gesù Cristo.
Supplicate Cristo per me, perché per opera di queste belve io
divenga ostia per Dio".
Dalla
«Lettera ai Romani» di sant'Ignazio di Antiochia, vescovo e martire