"Forte
è la morte, che è capace di privarci del dono della vita. Forte è
l'amore, che è capace di ricondurci ad un miglior uso della
vita.
Forte
è la morte, che è in grado di spogliarci del vestito di questo
corpo. Forte è l'amore, che è capace di strappare le nostre spoglie
alla morte e restituircele.
Forte
è la morte, a cui nessun uomo è in grado di resistere. Forte è
l'amore, al punto da trionfare su di essa, spuntarne il pungiglione,
smorzarne la forza, vanificarne la vittoria. Verrà il tempo in cui
sarà insultata, quando si potrà dire: Dov'è, o morte, il tuo
pungiglione? Dov'è la tua forza? (cfr. Os 13, 14; 1 Cor 15, 55).
«Forte come la morte è l'amore» (Ct 8, 6), perché l'amore di Cristo è la fine della morte. Perciò dice: Io sarò la tua fine, o morte; io sarò il tuo flagello, o inferno (cfr. Os 13, 14).".
«Forte come la morte è l'amore» (Ct 8, 6), perché l'amore di Cristo è la fine della morte. Perciò dice: Io sarò la tua fine, o morte; io sarò il tuo flagello, o inferno (cfr. Os 13, 14).".
Dai
«Trattati» di Baldovino di Canterbury, vescovo