"Proprio
perché pregavano così, le loro parole furono efficaci ed esaudite:
la preghiera ispirata alla pace, semplice e interiore si guadagna la
benevolenza di Dio. Troviamo scritto che gli apostoli pregavano così
assieme ai discepoli dopo l'ascensione del Signore. «Erano», si
dice, «tutti assidui e concordi nella preghiera insieme con alcune
donne e con Maria, la Madre di Gesù, e con i fratelli di lui» (At
1, 14). Erano assidui e concordi nella preghiera, manifestando, sia
con l'assiduità della loro preghiera sia con la concordia, che Dio,
il quale fa abitare unanimi (cfr. Sal 67, 7) nella casa, non ammette
nella divina ed eterna dimora se non coloro che pregano in fusione di
cuori. Quali e quante poi sono, fratelli carissimi, le rivelazioni
della preghiera del Signore! Esse si trovano raccolte in una
invocazione brevissima, ma carica di spirituale potenza. Non c'è
assolutamente nulla che non si trovi racchiuso in questa nostra
preghiera di lode e di domanda. Essa, perciò, forma un vero
compendio di dottrina celeste".
Dal
trattato «Sul Padre nostro» di san Cipriano, vescovo e martire