"Il
Signore Gesù, come già sapete, scelse prima della passione i suoi
discepoli, che chiamò apostoli. Tra costoro solamente Pietro
ricevette l'incarico di impersonare quasi in tutti i luoghi l'intera
Chiesa. Ed è stato in forza di questa personificazione di tutta la
Chiesa che ha meritato di sentirsi dire da Cristo: «A te darò le
chiavi del regno dei cieli» (Mt 16, 19). Ma queste chiavi le ha
ricevute non un uomo solo, ma l'intera Chiesa. Da questo fatto deriva
la grandezza di Pietro, perché egli è la personificazione
dell'universalità e dell'unità della Chiesa. «A te darò» quello
che è stato affidato a tutti. È ciò che intende dire Cristo. E
perché sappiate che è stata la Chiesa a ricevere le chiavi del
regno dei cieli, ponete attenzione a quello che il Signore dice in
un'altra circostanza: «Ricevete lo Spirito Santo» e subito
aggiunge: «A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non
li rimetterete, resteranno non rimessi» (Gv 20, 22-23)".
Dai
«Discorsi» di Sant'Agostino, vescovo