giovedì 7 agosto 2014

Venga il tuo regno



"Chi è colui che, per quanto sia insensato, dovendo chiedere un favore ad una persona importante, non Chi è colui che, per quanto sia insensato, dovendo chiedere un favore ad una persona importante, non pensa prima in che modo chiederlo, per non importunarla e procurarle molestia? Non deve forse sapere ciò che chiede e conoscere la necessità che ne ha, specialmente se domanda una cosa importante, come sono quelle che il nostro buon Gesù ci insegna a chiedere? Ecco una cosa che mi sembra doveroso far notare. Non potevi, Signor mio, racchiudere tutto in una parola e dire: «Dacci, o Padre, tutto quanto ci è necessario»? Per chi conosce tutto così bene, non sembra che occorra altro.
O Sapienza eterna! Per te e per tuo Padre questo sarebbe stato sufficiente; infatti così hai pregato nell'orto del Getsemani: hai manifestato la tua volontà e il tuo timore, ma poi ti sei rimesso alla sua volontà. Ma poiché tu conosci, Signor mio, che noi non siamo sottomessi come te alla volontà del Padre tuo, era necessario che definissi bene le domande, perché potessimo vedere se ci conviene ciò che domandiamo, e astenerci dal chiedere qualora non ci sembrasse conveniente. Perché noi siamo così fatti, che, se non ci viene dato ciò che desideriamo, con il nostro libero arbitrio rifiutiamo ciò che il Signore ci dà, si trattasse anche delle cose migliori. Infatti non vediamo di essere ricchi se non quando teniamo il denaro fra le mani".


Dal libro «Il cammino di perfezione» di santa Teresa d'Avila, vergine