"Sembra
che Giovanni sia posto come un confine fra due Testamenti, l'Antico e
il Nuovo. Infatti che egli sia, in certo qual modo, un limite lo
dichiara lo stesso Signore quando afferma: «La Legge e i Profeti
fino a Giovanni» (Lc 16, 16). Rappresenta dunque in sé la parte
dell'Antico e l'annunzio del Nuovo. Infatti, per quanto riguarda
l'Antico, nasce da due vecchi. Per quanto riguarda il Nuovo, viene
proclamato profeta già nel grembo della madre. Prima ancora di
nascere, Giovanni esultò nel seno della madre all'arrivo di Maria.
Già da allora aveva avuto la nomina, prima di venire alla luce.
Viene indicato già di chi sarà precursore, prima ancora di essere
da lui visto. Questi sono fatti divini che sorpassano i limiti della
pochezza umana. Infine nasce, riceve il nome, si scioglie la lingua
del padre. Basta riferire l'accaduto per spiegare l'immagine della
realtà".
Dai
«Discorsi» di sant'Agostino, vescovo