"Signore
mio, volgi l'occhio della tua misericordia sopra il popolo tuo e
sopra il corpo mistico della santa Chiesa. Tu sarai glorificato assai
più perdonando e dando la luce dell'intelletto a molti, che non
ricevendo l'omaggio da una sola creatura miserabile, quale sono io,
che tanto t'ho offeso e sono stata causa e strumento di tanti
mali.
Che
avverrebbe di me se vedessi me viva, e morto il tuo popolo? Che
avverrebbe se, per i miei peccati e quelli delle altre creature,
dovessi vedere nelle tenebre la Chiesa, tua Sposa diletta, che è
nata per essere luce?"
Dal
«Dialogo della Divina Provvidenza» di santa Caterina da Siena,
vergine