"Gli
uomini santi, pur se torchiati dalle prove, sanno sopportare chi li
percuote e, nello stesso tempo, tener fronte a chi li vuole
trascinare nell'errore. Contro quelli alzano lo scudo della pazienza,
contro questi impugnano le armi della verità. Abbinano così i due
metodi di lotta ricorrendo all'arte veramente insuperabile della
fortezza.
All'interno
raddrizzano le distorsioni della sana dottrina con l'insegnamento
illuminato, all'esterno sanno sostenere virilmente ogni persecuzione.
Correggono gli uni ammaestrandoli, sconfiggono gli altri
sopportandoli. Con la pazienza si sentono più forti contro i nemici,
con la carità sono più idonei a curare le anime ferite dal male. A
quelli oppongono resistenza perché non facciano deviare anche gli
altri. Seguono questi con timore e preoccupazione perché non
abbandonino del tutto la via della rettitudine".
Dal
«Commento sul libro di Giobbe» di san Gregorio Magno, papa