"Cerchiamo,
quindi, fratelli carissimi, questi pascoli, nei quali possiamo gioire
in compagnia di tanti concittadini. La stessa gioia di coloro che
sono felici ci attiri. Ravviviamo, fratelli, il nostro spirito.
S'infervori la fede in ciò che ha creduto. I nostri desideri
s'infiammino per i beni superni. In tal modo amare sarà già un
camminare.
Nessuna
contrarietà ci distolga dalla gioia della festa interiore, perché
se qualcuno desidera raggiungere la mèta stabilita, nessuna asperità
del cammino varrà a trattenerlo. Nessuna prosperità ci seduca con
le sue lusinghe, perché sciocco è quel viaggiatore che durante il
suo percorso si ferma a guardare i bei prati e dimentica di andare là
dove aveva intenzione di arrivare".
Dalle
«Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno papa