"«Io
e il Padre verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui» (Gv 14,
23). Sia aperta a colui che viene la tua porta, apri la tua anima,
allarga il seno della tua mente perché il tuo spirito goda le
ricchezze della semplicità, i tesori della pace, la soavità della
grazia. Dilata il tuo cuore, va' incontro al sole dell'eterna luce
«che illumina ogni uomo» (Gv 1, 9). Per certo quella luce vera
splende a tutti. Ma se uno avrà chiuso le finestre, si priverà da
se stesso della luce eterna. Allora, se tu chiudi la porta della tua
mente, chiudi fuori anche Cristo. Benché possa entrare, nondimeno
non vuole introdursi da importuno, non vuole costringere chi non
vuole".
Dal
«Commento sul salmo 118» di sant'Ambrogio, vescovo