"Non
dobbiamo regolare il nostro atteggiamento verso i poveri da ciò che appare
esternamente in essi e neppure in base alle loro qualità interiori. Dobbiamo
piuttosto considerarli al lume della fede. Il Figlio di Dio ha voluto essere
povero, ed essere rappresentato dai poveri. Nella sua passione non aveva quasi
la figura di uomo; appariva un folle davanti ai gentili, una pietra di scandalo
per i Giudei; eppure egli si qualifica l'evangelizzatore dei poveri: «Mi ha
mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio» (Lc 4, 18).
Dobbiamo entrare in questi sentimenti e fare ciò che
Gesù ha fatto: curare i poveri, consolarli, soccorrerli, raccomandarli".
Da alcune «Lettere e
conferenze spirituali» di san Vincenzo de' Paoli, sacerdote