«Quanto sono amabili le tue
dimore! L'anima mia anela di giungere negli atri del Signore» (Sal 83, 2
volg.), cioè nella magnificenza della Gerusalemme celeste, che è la città di
Dio. Perché, o Signore, il profeta sospira di giungere ai tuoi atri? Perché tu
sei il Dio delle schiere celesti, mio re e mio Dio. E allora «Beato chi abita
la tua casa» (Sal 83, 5), la Gerusalemme celeste! Come se dicesse: Chi non
bramerebbe venire nei tuoi atri, dal momento che tu sei Dio, e cioè creatore e
Signore delle schiere e re dell'universo? Per questo veramente beati sono tutti
quelli che abitano nella tua casa.
Dal «Commento sui salmi» di
san Bruno, monaco