"O eterno e inaccessibile,
splendido e dolce fluire di fonte nascosta agli occhi di tutti i mortali! La
tua profondità è senza fine, la tua altezza senza termine, la tua ampiezza è
infinita, la tua purezza imperturbabile! Da te scaturisce il fiume "che
rallegra la città di Dio" (Sal 45, 5), perché "in mezzo ai canti di
una moltitudine in festa" (Sal 41, 5) possiamo cantare cantici di lode,
dimostrando, con la testimonianza dell'esperienza, che "in te è la
sorgente della vita e alla tua luce vediamo la luce" (Sal 35, 10)»".
Dalle «Opere» di san
Bonaventura, vescovo