«Io
sono il buon Pastore; conosco le mie pecore», cioè le amo, «e le
mie pecore conoscono me» (Gv 10, 14). Come a dire apertamente:
corrispondono all'amore di chi le ama. La conoscenza precede sempre
l'amore della verità.
Domandatevi,
fratelli carissimi, se siete pecore del Signore, se lo conoscete, se
conoscete il lume della verità. Parlo non solo della conoscenza
della fede, ma anche di quella dell'amore; non del solo credere, ma
anche dell'operare. L'evangelista Giovanni, infatti, spiega: «Chi
dice: Conosco Dio, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo»
(1 Gv 2, 4).
Perciò
in questo stesso passo il Signore subito soggiunge: «Come il Padre
conosce me e io conosco il Padre, e offro la vita per le pecore» (Gv
10, 15). Come se dicesse esplicitamente: da questo risulta che io
conosco il Padre e sono conosciuto dal Padre, perché offro la mia
vita per le mie pecore; cioè io dimostro in quale misura amo il
Padre dall'amore con cui muoio per le pecore".
Dalle
«Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno papa