"Considera
anche tu, o uomo redento, chi, quanto grande e di qual natura sia
colui che pende per te dalla croce. La sua morte dà la vita ai
morti, al suo trapasso piangono cielo e terra, le dure pietre si
spaccano.
Inoltre,
perché dal fianco di Cristo morto in croce fosse formata la Chiesa e
si adempisse la Scrittura che dice: «Volgeranno lo sguardo a colui
che hanno trafitto» (Gv 19, 37), per divina disposizione è stato
permesso che un soldato trafiggesse e aprisse quel sacro costato. Ne
uscì sangue ed acqua, prezzo della nostra salvezza. Lo sgorgare da
una simile sorgente, cioè dal segreto del cuore, dà ai sacramenti
della Chiesa la capacità di conferire la vita eterna ed è, per
coloro che già vivono in Cristo, bevanda di fonte viva «che
zampilla per la vita eterna» (Gv 4, 14)".
Dalle
«Opere» di san Bonaventura, vescovo