"Conoscerò
te, o mio conoscitore, ti conoscerò come anch'io sono conosciuto
(cfr. 1Cor 13, 12). Forza della mia anima, entra in essa e uniscila
a te, per averla e possederla «senza macchia né ruga» (Ef 5, 27).
Questa è la mia speranza, per questo oso parlare e in questa
speranza gioisco, perché gioisco di cosa sacrosanta. Tutto il resto
in questa vita tanto meno richiede di essere rimpianto, quanto più
si rimpiange, e tanto più merita di essere rimpianto, quanto meno si
rimpiange. «Ma tu vuoi la sincerità del cuore» (Sal 50, 8), poiché
chi la realizza, viene alla luce (cfr. Gv 3, 21). Voglio quindi
realizzarla nel mio cuore davanti a te nella mia confessione e nel
mio scritto davanti a molti testimoni".
Dalle
«Confessioni» di sant'Agostino, vescovo